I nuovi obblighi previsti dal “Codice della Crisi d’Impresa” impongono alle imprese di dotarsi di un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato, per far emergere in tempo eventuali sintomi di crisi ed evitare che si trasformino in insolvenza.
I nuovi obblighi previsti dal Codice della Crisi d’Impresa ed Insolvenza
di NexumStp S.p.A.
Un’alleanza fra persone che dà vita a una promessa condivisa, a un impegno leale e trasparente, fonte di crescita ed evoluzione reciproche.
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Una delle principali novità introdotte dal nuovo Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza approvato il 10 gennaio 2019 dal Consiglio dei Ministri in attuazione della Legge Delega n. 155/2017 è rappresentata dall’introduzione di specifici obblighi organizzativi in capo all’imprenditore.
Cosa fare per prevenire la crisi d’impresa?
I nuovi obblighi previsti dal codice impongono alle imprese di dotarsi di un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato, per far emergere in tempo eventuali sintomi di crisi ed evitare che si trasformino in insolvenza. (richiamo espresso all’art. 2086 c.c)
Le imprese che hanno superato per due esercizi consecutivi, almeno uno dei seguenti limiti:
- totale dell’attivo dello Stato patrimoniale (€ 4.000.000)
- ricavi delle vendite / prestazioni (€ 4.000.000)
- dipendenti occupati in media durante l’esercizio (20 unità)
hanno l’obbligo di nominare un organo di controllo.
In particolare, si prevede la responsabilizzazione diretta dell’imprenditore in forma collettiva che dovrà adottare un assetto organizzativo adeguato “ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi e dell’assunzione di idonee iniziative”.
È compito quindi degli amministratori creare un adeguato assetto organizzativo, mentre è compito del collegio sindacale (sindaco unico) e del revisore verificare questo assetto ed in caso contrario applicare modifiche adeguate.
Un manuale da aggiornare costantemente
Le imprese hanno la possibilità di redigere una sorta di manuale che deve essere approvato dal consiglio di amministrazione.
Il manuale conterrà le modalità ed i controlli da attuare, e verrà aggiornato in base all’esperienza e alle specifiche situazioni che si potranno presentare.
Alcuni esempi pratici
Per esempio, il responsabile dei pagamenti ai fornitori dovrà segnalare eventuali debiti scaduti e non saldati, mentre il responsabile della contabilità dovrà verificare la coerenza dei dati contabili.
Il nuovo codice impone l’invio di relazioni periodiche senza attendere la redazione del bilancio che avviene in tempi successivi, applicando gli indicatori patrimoniali/finanziari/economici ritenuti opportuni.
Gli assetti organizzativi dell’impresa dovranno essere verificati dal collegio sindacale che dovrà comunicare costantemente anche con i responsabili della revisione legale.
Gli organi di controllo societari, il revisore contabile e la società di revisione, hanno l’obbligo di:
verificare che l’organo amministrativo valuti costantemente se l’assetto organizzativo dell’impresa è adeguato, se sussiste l’equilibrio economico finanziario e quale è il prevedibile andamento della gestione, nonché di segnalare immediatamente allo stesso organo amministrativo l’esistenza di fondati indizi della crisi.
Dunque, i primi soggetti responsabili della segnalazione dell’eventuale crisi d’impresa sono collegi sindacali e revisori, chiamati a compiti che risulteranno spesso non facili, ma saranno indispensabili per esonerarsi da ogni responsabilità.
Per approfondire e conoscere nel dettaglio le novità del nuovo Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza, scarica la guida aggiornata.
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