L’annuncio del lancio di Libra, la criptovaluta di Facebook che promette di rivoluzionare il sistema di pagamenti e scambio di denaro ha stimolato diverse discussioni all’interno della comunità finanziaria.
Mauro Zanin, Amministratore Delegato NexumStp Spa, ai microfoni di Radiocor, l’agenzia di stampa de Il Sole 24 Ore, ha espresso il suo parere tecnico e le perplessità sulla nuova moneta virtuale e sui possibili risvolti che potrebbero scaturirne.

“Gli elementi costituenti della struttura di Libra fanno presupporre un utilizzo di questa moneta virtuale anche al di fuori dell’universo Facebook; si configura quindi uno scenario in cui potrà essere equiparata nel prossimo futuro alle altre criptovalute esistenti con la possibilità di utilizzare un wallet non detenuto necessariamente su un account Facebook.

In questo scenario Libra diverrebbe in breve tempo una moneta globale potendo contare sull’enorme numero di utenti ma restano comunque diverse perplessità che suggeriscono un approccio più cauto.

In primis andranno implementate le performance della blockchain sottostante, che avrà la necessità di sostenere ogni giorno un numero elevato di transazioni e bisognerà fare i conti con la credibilità ormai perduta di Facebook che nel recente passato ha minacciato la sicurezza dei dati personali degli utenti.

Di sicuro sapremo presto se la tendenza a travalicare su larga scala i confini delle garanzie degli stati rispetto alla moneta è un baluardo in procinto di essere abbattuto. Se così fosse, Libra potrebbe non essere la sola criptomoneta in futuro.”

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