Per la comunicazione del lavoro autonomo occasionale per i lavoratori delle piattaforme digitali è previsto uno specifico adempimento che è stato inserito, tramite un emendamento approvato in Commissione Finanze e Industria del Senato, nel testo del DL Energia che si avvia ad essere convertito in legge entro la scadenza del 20 maggio 2022.

In questa breve guida vediamo di illustrare tutte le novità che riguardano questa tipologia di lavoro occasionale.

Cosa si intende per lavoro autonomo su piattaforme digitali?

Nel Decreto Ministeriale n. 31 del 23 febbraio 2022  vengono definiti i soggetti interessati e cosa si intende per “piattaforme digitali” come segue:

“a) piattaforme di lavoro digitale: i programmi e le procedure informatiche che, indipendentemente dal luogo di stabilimento, condizionano le modalità di esecuzione di una prestazione di lavoro;

1. b) lavoro intermediato da piattaforma digitale: la prestazione di lavoro, compresa quella di natura intellettuale, intermediata da una piattaforma digitale che ne condiziona le modalità di esecuzione, indipendentemente dalla qualificazione contrattuale del rapporto di lavoro e dal luogo di svolgimento della prestazione”.

Rientrano in questa categoria anche tutte quelle prestazioni di lavoro che rientrano nella cosiddetta  Gig Economy che è un fenomeno economico in forte espansione nell’ultimo decennio. Si parla di Gig Economy  per tutte quelle  prestazioni lavorative di autonomi che si mettano a disposizione (senza vincoli) di un’azienda committente tramite piattaforme online, siti o app (si pensi ai raiders, al servizio taxi, etc).

Dove e come fare la comunicazione 

La comunicazione dovuta dai committenti in caso di lavoro intermediato da piattaforme digitali deve essere effettuata  sul Portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel sito servizi.lavoro.gov.it, tramite la compilazione di un apposito modello UNI-piattaforme. 

Al portale si accede tramite le credenziali di identità digitale SPID o CIE (Carta d’Identità Elettronica).

I soggetti abilitati all’invio della comunicazione sono:

• Consulenti del lavoro;
• Avvocati e Procuratori legali;
• Ragionieri e Commercialisti;
• Associazioni di categoria dei Datori di lavoro agricoli, Consorzi e Gruppi d’imprese;
• Periti agrari e aerotecnici.

Come compilare il modulo UNI-piattaforme

Il modello è composto da quattro sezioni che devono contenere:

• Dati del committente: denominazione del committente,  dati del legale rappresentante e della sede legale;
• Dati del lavoratore: codice fiscale, dati di nascita, domicilio e cittadinanza;
• Dati sul rapporto di lavoro: data di inizio e di cessazione della prestazione; durata presunta, in termini di ore, della prestazione e l’inquadramento contrattuale;
• Dati di invio.

I dati contenuti nel modello “UNI-piattaforme”, come stabilisce il  Decreto Ministeriale n. 31 del 23 febbraio 2022, “vengono resi disponibili all’Ispettorato nazionale del lavoro, all’Istituto nazionale della Previdenza sociale, all’Istituto nazionale per le Assicurazioni e gli Infortuni sul lavoro, alle Regioni e Province Autonome e, nel caso di lavoratori stranieri, al Ministero dell’Interno, con le modalità previste dal Codice dell’Amministrazione digitale”.

Termini della comunicazione obbligatoria 

La comunicazione di avvio di una o più prestazioni lavorative ( tutte con le medesime informazioni temporali, di ore di lavoro previste e luogo della prestazione) deve essere inviata entro il giorno 20 del mese successivo a quello di avvio delle prestazioni.

Inoltre, è da tenere presente che le  comunicazioni di avvio delle prestazioni lavorative non possono essere né annullate né rettificate.

Per richiedere maggiori informazioni su questo argomento non esitate a contattarci.