Nel nostro paese il lavoratore subordinato che perda il lavoro non per propria scelta e che manifesti la disponibilità allo svolgimento di un nuovo impiego ha diritto a ricevere una misura di sostegno: la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego). 

Questa misura di supporto in caso di disoccupazione viene erogata dall’INPS ed è stata introdotta il 1° maggio 2015 con il Decreto Legislativo n. 22 del 4 marzo 2015, modificato dalla Legge di Bilancio 2022. 

Il trattamento viene erogato su richiesta del lavoratore, per questo si parla di “domanda di disoccupazione”, e per accedervi è necessario possedere requisiti ben precisi: oltre ai requisiti lavorativi già descritti sopra, è fondamentale poter vantare almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti l’inizio della disoccupazione e appartenere a una delle categorie inquadrate dal decreto. Per approfondimenti rimandiamo all’articolo Quando si ha diritto alla disoccupazione?.

Come fare la domanda di disoccupazione

L’assegno di disoccupazione non viene riconosciuto in modo automatico, ma è necessario che sia il lavoratore a chiedere in modo formale l’accesso alla prestazione. La domanda per accedere alla NASpI deve essere presentata entro 68 giorni dalla data effettiva del licenziamento tramite patronato, oppure, personalmente, tramite il portale INPS, accedendo con le credenziali SPID o CIE.

Per la richiesta è sufficiente presentare: 

• copia del documento di identità
• copia del codice fiscale
• ultimo contratto di lavoro
• IBAN del conto corrente bancario o postale per l’accredito

Da quando parte la disoccupazione? 

La disoccupazione parte dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro se la domanda viene effettuata entro l’ottavo giorno; oppure dal giorno seguente rispetto alla data di presentazione della domanda quando questa non viene presentata entro l’ottavo giorno, e comunque entro il termine massimo di legge di 68 giorni.

Lo stesso vale al termine del periodo di maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale o preavviso.

In caso di licenziamento per giusta causa, spetta invece dal trentottesimo giorno successivo alla data di licenziamento (se la domanda viene presentata entro il trentottesimo giorno), oppure dal giorno successivo alla presentazione della domanda, purché entro i termini sopra ricordati.

Più tardi si presenta la domanda, più tardi viene erogato il primo versamento, tuttavia si deve specificare che importo e durata non subiscono variazioni. Semplicemente, una comunicazione tempestiva consentirà di accedere in tempi adeguati all’indennità. 

Sospensione della domanda per mancato versamento dei contributi

In caso di versamento tardivo dei contributi previdenziali l’erogazione della NASpI può risultare sospesa. Per sbloccare la procedura si devono trasmettere all’INPS le ultime 3 buste paga, che è possibile scaricare dal portale Noipa. 

Qual è l’importo della NASpI?

L’importo della NASpI, così come la sua durata, variano in relazione alla situazione contributiva del lavoratore, ma per tutti la prestazione viene erogata mensilmente. In particolare, si prende in considerazione la media retributiva dei 4 anni precedenti alla risoluzione del rapporto di lavoro.  

Per quanto tempo si ha diritto alla disoccupazione?

Per quanto riguarda la durata, non può superare i 24 mesi e corrisponde alla metà delle settimane coperte da contribuzione nei 4 anni precedenti.

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