L’ “invece” di Pasqua

È passato un anno, era il 10 aprile del 2020, da quando ci siamo scambiati gli auguri di Pasqua via zoom nel meeting dal titolo #NONCIFERMIAMOMAI.

Ci salutammo con “un cuore di grazie” per tutti i collaboratori che in pieno lockdown non avevano mollato un centimetro per svolgere il loro ruolo di “pronto soccorso” per le imprese. Eravamo convinti che non ci saremmo trovati mai più in simili situazioni…e INVECE.

Pensavamo che ormai il progresso sanitario, ancora una volta, ci avrebbe reso immuni da qualunque problematica e guardavamo al passato, alle trascorse epidemie, come si guarda a una storia che mai più sarebbe capitata…e INVECE.

“Non ce la faremo mai” ci dicevamo “Fleming scoprì la penicillina sul finire degli anni ’20 ma è stata utilizzata massivamente solo a partire dal 1941 e quindi anche i vaccini contro il Covid19 chissà tra quanto tempo arriveranno”…e INVECE.

Eravamo preoccupati per la nostra situazione economica; pensavamo che i nostri contratti di lavoro sarebbero stati a rischio e che anche NEXUM avrebbe fatto tanta cassa integrazione…e INVECE.

Pensavamo che l’unico modo di lavorare fosse uscire di casa alle 7.00 e rientrarvi alle 19.00 attraversando spesso da una parte all’altra grandi città…e INVECE.

Pensavamo che in un mondo tecnologico e perfetto, le merci circolassero da una parte all’altra del pianeta con velocità lampo simile a quella del servizio “prime” di Amazon e che nulla potesse fermare le rotte mercantili, tanto meno problemi di navigazione in un canale scavato nel deserto in Egitto…e INVECE.

Avevamo mille aspirazioni, desideri e tra questi mai al primo posto c’erano le azioni considerate ordinarie come un abbraccio tra amici, tirare tardi a cena, aspettare i figli all’uscita di scuola, andare a salutare i nonni ormai anziani e stanchi…e INVECE.

Siamo stati travolti da un INVECE generalizzato.

È bastato il più piccolo tra gli esseri viventi, un maledetto virus, per minare ogni nostra certezza e farci sentire insicuri. Un elemento nuovo, un accadimento imprevisto che ci ha fatto cambiare strada. Guardando indietro nella storia però quanti INVECE ci sono stati.

Forse non è la novità di oggi ma la tipicità della nostra vita. La grande lezione di oggi è quella di guardare tra le pieghe degli INVECE per capire il senso delle cose. Imbattersi in un accadimento che ti cambia la vita, un accadimento di oggi o di 1.988 anni fa.

A nome di Fabrizio, Gianluca, Massimo, Mauro e Stefano, il nostro Consiglio di Amministrazione, e di Lucrezia, Antonello e Lino, il nostro Collegio Sindacale, auguro a tutti i soci, le collaboratrici e i collaboratori e alle loro famiglie una serena Pasqua.

Paolo Stern
Presidente di Nexumstp SpA