INPS: incentivi per chi assume a tempo indeterminato titolari di reddito di cittadinanza

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Un’alleanza fra persone che dà vita a una promessa condivisa, a un impegno leale e trasparente, fonte di crescita ed evoluzione reciproche.

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Finalmente attivo l’esonero contributivo per assunzione di soggetti titolari di Reddito di Cittadinanza (RdC). Gli sgravi contributivi corrisponderanno all’effettivo reddito di cittadinanza di cui il beneficiario ha diritto, con un tetto massimo di 780 euro.

Quanto dura l’incentivo?

 

La durata dell’esonero contributivo è pari alla differenza tra 18 mensilità (durata massima del RdC) e le mensilità già godute dal beneficiario del reddito di cittadinanza.
Quindi se un’azienda assume un lavoratore inserito da 3 mesi nelle liste del RdC, avrà diritto a 15 mesi di incentivi pari al valore del reddito di cittadinanza percepito mensilmente.

Sono esclusi dagli incentivi i contratti di collaborazione domestica.

Le condizioni per l’accesso

 

Il beneficio spetta a tutti i datori di lavoro privati, anche se non sono imprese. L’assunzione deve essere a tempo indeterminato e full time.

Per usufruire dell’esonero dei versamenti contributivi le aziende dovranno rispettare alcuni parametri e condizioni.

  1. La nuova risorsa deve portare ad un incremento del numero di dipendenti assunti a tempo indeterminato ed il calcolo va effettuato mensilmente confrontando il numero dei lavoratori con la media dei lavoratori dei 12 mesi precedenti. Sono esclusi dal conteggio le dimissioni volontarie, invalidità, pensionamenti, riduzione volontaria dell’orario di lavoro, licenziamento per giusta causa.
  2. L’agevolazione è concessa nel rispetto dei limiti del “de minimis”, quindi non può essere superiore ai 200.000 euro e non può superare i tre esercizi consecutivi
  3. L’azienda che fa richiesta degli esoneri deve essere in regola con gli obblighi di assunzione dei disabili e rispettare la quota di riserva
  4. La normativa impone il rispetto dei principi generali in materia di fruizione degli incentivi e le aziende che fanno richiesta devono essere in possesso del DURC e rispettare le disposizioni di legge e dei contratti collettivi.

 

 

Cosa deve fare l’azienda?

 

Per poter accedere agli incentivi per le assunzioni, le aziende dovranno:

    • Comunicare all’ANPAL tramite la piattaforma digitale i posti vacanti disponibili per assunzioni a tempo indeterminato
    • Segnalare il nominativo del beneficiario del RdC che si è intenzionati ad inserire in azienda e procedere all’assunzione con rapporto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato per “coprire” una delle posizioni vacanti precedentemente comunicate. Può essere utilizzato anche un contratto di apprendistato
    • Completare l’assunzione tramite il modello Unilav per poter accedere agli incentivi

 

In caso di licenziamento?

 

Il licenziamento del lavoratore beneficiario del RdC intervenuto entro 36 mesi dall’assunzione (salvo il licenziamento per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo) comporta la restituzione del beneficio fruito, maggiorato delle sanzioni civili.

L’obbligo di restituzione dell’incentivo opera anche nel caso di recesso dal contratto di apprendistato al termine del periodo formativo.

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