Il nuovo assegno di inclusione 2024: chi ne ha diritto e come richiederlo

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nuovo assegno di inclusione 2024

Il 1° gennaio 2024 è entrato in vigore il nuovo Assegno di Inclusione (ADI), una misura prevista dal Decreto Lavoro 48/2023 (convertito in legge 85/2023) a sostituzione del Reddito di cittadinanza.

Questa misura di contrasto alla povertà ha assunto una “forma” più trasparente e mira non solo a combattere l’indigenza, ma anche a favorire l’inserimento nel tessuto sociale e lavorativo dei soggetti più deboli. Non a caso per fruire del sussidio è necessaria l’iscrizione alla piattaforma SIISL e la sottoscrizione del PAD.

Per poter avere accesso all’assegno di inclusione 2024 bisogna essere in possesso di precisi requisiti.

Assegno di inclusione 2024 requisiti e chi ne ha diritto

Ecco quali sono i requisiti per richiedere l’assegno di inclusione 2024 INPS:

  • Il nucleo familiare del richiedente deve avere al suo interno almeno un componente “fragile” (minorenni, persone con più di 60 anni, disabili, persone in condizione di svantaggio);
  • al momento della domanda e per tutta la sua durata il richiedente deve essere cittadino europeo o suo familiare, e residente in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 continuativi;
  • il richiedente non deve essere sottoposto a misure cautelari personali o di prevenzione e non deve aver riportato condanne nei 10 anni che precedono la richiesta;
  • il valore dell’abitazione non deve superare i 150.000 €; 
  • il patrimonio mobiliare non deve superare i 6.000 €, e può essere accresciuto fino a un massimo di 10.000 € (aumentando di 2.000 € per ogni componente successivo al primo). Il massimale può essere, altresì, incrementato di 1.000 € per ogni figlio minorenne dopo il secondo, di 5.000 € per ogni componente disabile, di 7.500 € per ogni componente con disabilità grave o non autosufficiente;
  • nessuno dei componenti del nucleo familiare deve aver intestato un autoveicolo di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc (o averne piena disponibilità), la cui prima immatricolazione risalga ai 36 mesi antecedenti la richiesta. Fanno eccezione auto e motoveicoli per cui sia prevista un’agevolazione fiscale per persone con disabilità; inoltre, nessun componente deve essere intestatario di navi, imbarcazioni da diporto, aeromobili.

Sono esclusi dall’assegno di inclusione i nuclei familiari in cui uno dei componenti sia disoccupato a seguito di dimissioni volontarie presentate nei 12 mesi precedenti rispetto alla domanda. Fanno eccezione le dimissioni per giusta causa e le risoluzioni consensuali (procedura di conciliazione).

Rimarchiamo come, a differenza della precedente misura (Reddito di Cittadinanza), importi e limiti dell’ADI prendono in considerazione la composizione del nucleo familiare del richiedente, inoltre non viene penalizzato chi ha redditi da lavoro (entro una certa soglia).

Assegno di inclusione 2024: i requisiti ISEE

I requisiti economici richiesti al nucleo familiare del richiedente sono 2:

  • ISEE in corso di valore non superiore ai 9.360 €
  • valore del reddito familiare non superiore a 6.000 € 

Tale valore può essere rideterminato in presenza di componenti familiari con disabilità grave e in caso di nuclei familiari integralmente composti da persone a partire dai 67 anni. 

Assegno di inclusione 2024 quando fare domanda

La presentazione delle domande è stata aperta il 18 dicembre 2023. 

A  partire da questa data chiunque ne abbia i requisiti può presentare domanda sul sito INPS personalmente (tramite SPID, CIE, CNE) oppure tramite Caf o patronati.

Assegno di inclusione 2024 calcolo e pagamento

L’importo dell’assegno di inclusione ha un valore massimo di 6.000 €, moltiplicato per la scala di equivalenza in base ai componenti.

Di fatto, i beneficiari possono ricevere un’indennità di importo non superiore ai 500 € mensili, che può arrivare a 780 € sommando il contributo per l’affitto.  

Il contributo viene erogato, a partire dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD (patto di attivazione digitale), con la carta ADI, che può essere usata per fare la spesa, per fare acquisti in farmacia, per pagare le bollette, per prelevare una minima parte di contanti e per effettuare un bonifico per l’affitto o il mutuo.


A cura di Nexum SPT 

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