Il mondo del lavoro, negli ultimi anni, ha conosciuto una sempre maggiore implementazione e strutturazione dei compensi accessori al salario base, meglio conosciuti come fringe benefit.

Il quadro in merito è in continua evoluzione, sia per le modifiche normative sia a causa delle interpretazioni fiscali, che richiedono un continuo aggiornamento da parte di datori di lavoro e dipendenti.

Dal 2022 ad oggi, infatti, la “tasca fringe” è passata da 258,23 a 600 euro, per arrivare a 3.000, soglia esentasse confermata nel 2023 per i dipendenti con i figli a carico, per poi scendere a 2.000 (per dipendenti con figli a carico) e 1.000 (per dipendenti senza figli a carico) nel 2024.

Cosa ci aspetta per il 2025? E soprattutto, quali importanti novità ci aspettano?

Cosa sono i fringe benefit

Prima di analizzare le novità, ricordiamo cosa sono i fringe benefit, e cioè tutte quelle misure aggiuntive rispetto allo stipendio che un’azienda offre a un dipendente.

Può trattarsi di vantaggi fiscali, servizi o beni, come ad esempio: voucher per la palestra, assicurazioni sanitarie, buoni vacanza, fino ai più classici buoni pasto o all’auto aziendale, ma anche di bollette di utenze domestiche, mutuo o affitto.

Quali vantaggi offrono i fringe benefits

Il vantaggio di questo tipo di benefici è fondamentalmente di natura fiscale. Se la normativa viene rispettata in modo scrupoloso, ne beneficiano sia l’azienda sia il dipendente.

Per quanto riguarda il dipendente, entro certi limiti stabiliti per legge, questo tipo di benefit è completamente esente da tasse e contributi. Ogni benefit deve comparire in busta paga, e deve rispettare una certa tipologia e un certo importo (per il 2024: 2.000 euro con figli a carico e 1.000 euro senza figli a carico) per poter rientrare nelle agevolazioni previste.

Per le aziende, sarebbe riduttivo immaginare un ritorno solo a livello fiscale. In effetti i benefici che restituisce una politica di welfare ben attuata sono molteplici:

• riduzione della pressione fiscale (carico contributivo e fiscale);
• maggiore soddisfazione dei dipendenti, che saranno più produttivi e felici;
• minore turnover aziendale;
• crescita della reputazione aziendale, con conseguente attrazione dei talenti.

Fringe benefit 2024: quali soglie?

Se nel 2023 la soglia massima era impostata a 3.000 euro, il 2024 ha visto alcune importanti modifiche.

In particolare, per il 2024, i fringe benefit sono esenti da tassazione se non superano un tetto stabilito di:

• 000 euro per i dipendenti con figli a carico
• 000 euro per i dipendenti senza figli a carico

Possono accedere alla misura quei dipendenti i cui figli siano fiscalmente a carico, che cioè nello stesso periodo di imposta abbiano prodotto un reddito non superiore a 2.840,51 euro (4.000 euro fino a 24 anni).

Le novità 2025

Anche se ancora non c’è nulla di definito, il Governo sta lavorando per portare la soglia per i lavoratori senza figli a carico da 1.000 a 1.500/2.000 euro, allo scopo di uniformare la misura e creare un tetto unico, per rendere più flessibili i criteri di concessione.

In attesa della prossima Legge di Bilancio, possiamo solo evidenziare come questo tipo di misura sia premiante per le imprese per le ragioni che già abbiamo esposto.

Nexum Stp mette a disposizione la propria esperienza e un team di professionisti sempre aggiornati, per consentire alle aziende di utilizzare i fringe benefit per i propri dipendenti e trarne vantaggio. Richiedi subito una consulenza.