Il decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, meglio conosciuto come decreto “Rilancio”, è stato convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. Il testo di definitiva approvazione contiene un’importante novità con l’obiettivo di dare continuità alle prestazioni lavorative degli assunti con contratto a tempo determinato, anche in somministrazione.

Infatti, con l’aggiunta in sede di conversione del comma 1-bis all’art. 93 del “Decreto Rilancio”, viene espressamente prevista la proroga, di durata pari al periodo di sospensione dell’attività lavorativa in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, dei contratti lavoro a tempo determinato e dei contratti di apprendistato di 1° e 3° livello  (ovviamente, per il contratto di apprendistato, si fa riferimento al periodo formativo del contratto medesimo).

La disposizione si applica ai rapporti di lavoro in essere al 18 luglio 2020 a condizione che i lavoratori interessati abbiano subito uno o più periodi di sospensione dall’attività lavorativa nel periodo successivo al 23 febbraio 2020.

I periodi “persi” a causa della sospensione dovranno essere recuperati al termine (inizialmente previsto) del contratto, per un periodo identico a quello della sospensione dell’attività.

La normativa introdotta lascia aperti ancora molti dubbi per i quali si attendono chiarimenti da parte del Ministero del Lavoro.