Pensioni: Opzione donna e Ape sociale nella nuova legge di bilancio

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La legge di bilancio al comma 473 proroga a tutto il 2020 lo strumento di anticipo pensionistico dell’Ape sociale.

I potenziali beneficiari dell’Ape Sociale, devono aver compiuto almeno 63 anni di età e non essere titolari di pensione diretta, inoltre devono rispettare i requisiti di una delle seguenti categorie:

    • disoccupati che hanno cessato integralmente, al momento della domanda, di ricevere le prestazioni per gli ammortizzatori sociali da almeno tre mesi, avendo il requisito contributivo di almeno 30 anni;
    • soggetti con invalidità civile pari o superiore al 74% con almeno 30 anni di contributi;
    • persone che assistono parenti di primo grado con disabilità grave con almeno 30 anni di contributi;
    • lavoratori occupati in attività gravose con almeno 36 anni di contributi. Questi per beneficiare dell’anticipo pensionistico gratuito devono dimostrare di aver svolto un’attività gravosa per almeno 6 anni negli ultimi 7, o per almeno 7 negli ultimi 10.

A questi lavoratori ammessi all’APE sociale viene riconosciuta una indennità per 12 mesi all’anno senza percezione di tredicesima mensilità, pari alla rata mensile di pensione se inferiore a 1.500 euro o a 1.500 euro se la rata di pensione è pari o superiore all’importo soglia.

Opzione donna: requisiti d’accesso

La legge di bilancio 2020, al comma 476, prevede l’estensione anche per il 2020 dello strumento di anticipazione pensionistico dell’opzione donna.
Possono accedere a tale modalità le donne che, al 31/12/2019 hanno raggiunto i requisiti pari a 35 anni di anzianità contributiva e 58 anni di età (per le lavoratrici dipendenti)  e 59 anni (per le lavoratrici autonome).

In pratica mentre fino all’anno precedente il beneficio riguardava le donne nate non prima del 1960 (se dipendenti) o 1959 (se autonome), dal 2020 potranno fare domanda per l’opzione donna anche le nate non prima del 1961 (le dipendenti) e del 1960 (le autonome).

Alle lavoratrici rientranti del comparto scuola e AFAM si applicano le disposizioni specifiche di cui all’articolo 59, comma 9, della legge 449/1997. In sede di prima applicazione, entro il 29 febbraio 2020, il relativo personale a tempo indeterminato può presentare domanda di cessazione dal servizio.

L’accesso alla pensione con opzione donna determinerà l’applicazione del sistema contributivo. Per coloro che accederanno all’opzione donna si stima quindi un taglio dell’assegno pensionistico di circa il 30%.

A cura di Andrea Donati
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