Il punto sul bonus vacanze della società di consulenza NexumSTP Spa, che è presente in modo rilevante nel settore del turismo con 13 grandi hotel 5 stelle lusso assistiti in tutta Italia.
Bonus vacanze: per NexumStp necessario aumentare il limite di spesa ed estendere il vantaggio fiscale a tutti
di NexumStp S.p.A.
Un’alleanza fra persone che dà vita a una promessa condivisa, a un impegno leale e trasparente, fonte di crescita ed evoluzione reciproche.
info@nexumstp.it
Secondo l’esperto di diritto del lavoro e presidente di NexumSTP, Paolo Stern, “è buona l’idea di supportare la richiesta di servizi in ambito turistico mediante detrazione IRPEF o crediti d’imposta, che possono essere trasferiti a terzi, comprese le banche, ma è necessario che gli incentivi fiscali diventino concretamente vantaggiosi. Possiamo fare un paragone con il settore edilizio. Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio il vantaggio fiscale si attesta sul 50% delle spese che sono riconosciute fino a 96.000 euro. Anche nel turismo si potrebbe ragionare su una medesima percentuale (50%) con il relativo aumento del limite di spesa. In secondo luogo, così come accade in ambito edilizio, se si decidesse di destinare il vantaggio fiscale a tutti i contribuenti, coinvolgendo chi ha maggiori disponibilità economiche, si potrebbe incentivare a spendere di più, fornendo così ossigeno reale al settore”.
Il bonus vacanze si rivolge ai nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 40.000 euro. E’ destinato al pagamento di servizi offerti in Italia da imprese turistico-ricettive, agriturismi e bed&breakfast e spetta nella misura massima di 500 euro, da utilizzare per l’80% sotto forma di sconto per il pagamento del servizio turistico e per il 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi. Per fruire del bonus, le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione per i servizi resi da una sola struttura ricettiva e vanno documentate con fattura, documento commerciale o scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore, con indicazione del codice fiscale di chi intende fruire del bonus.
In questo modo, il bonus risulta inizialmente proprio a carico della struttura ricettiva, che potrà compensarlo sotto forma di credito d’imposta con F24 o, in alternativa all’utilizzo in compensazione, la struttura potrà cedere il credito d’imposta, anche parzialmente, a soggetti terzi, compresi i propri fornitori di beni e servizi, istituti di credito o intermediari finanziari. Il credito d’imposta non potrà essere ulteriormente ceduto, e il cessionario dovrà usarlo con le stesse modalità previste per il soggetto cedente.
Commenta Stern: “In tempi ordinari, sarebbe stata sicuramente un’ottima iniziativa, ma dopo mesi che alberghi e ristoranti non incassano a causa del lockdown e delle chiusure forzate, i titolari cercano liquidità e non crediti fiscali, perché nel frattempo vanno sostenute tutte le spese, una su tutte quelle per i dipendenti, onde evitare esuberi e licenziamenti“.
La misura non ha trovato molte adesioni tra gli albergatori, come emerso di recente anche dai dati dell’indagine realizzata da Isnart e Unioncamere su un campione di oltre 2 mila imprese ricettive*, per il semplice fatto che essa comporta per loro un ritardo nell’incasso di liquidità in un momento di maggior bisogno.
Dalla misura restano, inoltre, escluse le piattaforme digitali con il rischio di colpire proprio quelle famiglie e piccoli alberghi che effettuano locazione di immobili ai turisti, promossi in rete tramite questi colossi internazionali.
*L’Istituto nazionale di ricerche turistiche (ISNART), in collaborazione con Unioncamere, ha realizzato una indagine su un campione rappresentativo di oltre 2.000 imprese ricettive, interpellate attraverso le Camere di Commercio, per valutare l’impatto dell’emergenza Covid-19 sulle strutture alberghiere e l’utilizzo del bonus vacanze. Dall’indagine è emerso che il 15% delle strutture alberghiere ed extralberghiere non ha ancora riaperto per la stagione estiva; il 30,8% delle strutture alberghiere che ha invece riaperto non accetta il bonus vacanze e il 57,6% dichiara di non avere ricevuto prenotazioni con questa modalità.
NexumSTP è la società tra professionisti che nasce dalla fusione di alcuni dei più prestigiosi studi di consulenza fiscale e del lavoro italiani, capace di declinare l’appartenenza alla tradizione di cultura e di valori degli ordini professionali in modo innovativo e dinamico.
Ufficio stampa Diesis Group
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